La Norma CEI 11-27 identifica con la dicitura “lavori elettrici” tutte quelle attività lavorative svolte sugli impianti elettrici, ma anche quelle svolte nelle immediate vicinanze dei suddetti impianti, i quali costituiscono ugualmente un rischio elettrico per i lavoratori addetti.

I rischi non sono tutti uguali, anzi, si differenziano proprio in base al luogo in cui si opera, si parlerà di rischi diretti se il lavoro viene svolto su parti attive di un impianto elettrico, di rischi indiretti se invece si lavora nei pressi dell’impianto. Considerato ciò, le tipologie di lavori elettrici possono essere suddivise in 3 gruppi:

• lavori sotto tensione: svolti su parti attive di impianti elettrici sotto tensione
• lavori in prossimità di tensione: svolti entro una data distanza dalle parti attive degli impianti;
• lavori fuori tensione: svolti su determinate parti di impianti elettrici a cui però viene tolta tensione durante l’esecuzione del lavoro.

Quindi, data l’entità del rischio, il personale destinato a svolgere tali mansioni dovrà essere obbligatoriamente in possesso di requisiti specifici ottenibili solo mediante un adeguato corso PES PAV e PEI.

Ad occuparsi della designazione di PES e PAV è il Datore di Lavoro, tramite un documento scritto e controfirmato che attesti l’idoneità del lavoratore a tale mansione rischiosa, ovviamente basandosi anche sul giudizio espresso dal Medico Competente. Lo stesso vale per la nomina di una PEI, ma l’iter comprende un’analisi più approfondita del soggetto di cui verrà preso in esame, non solo il percorso lavorativo pregresso e la formazione ricevuta, come per PES e PAV, ma anche l’idoneità psicofisica alla mansione. Ricade tra le mansioni del Datore di Lavoro anche l’eventuale revoca della qualifica di PES e PAV, qualora dovessero venire a mancare, nel professionista, uno o più requisiti richiesti dalla Norma CEI 11-27.